Automatizzare le finanze personali

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Sono ormai tanti anni che mi interesso di gestione del denaro e nel corso del tempo ho anche cercato di automatizzare al massimo le mie finanze personali.

Si, lo ammetto: sono un fanatico del fintech, ovvero della tecnologia applicata alla finanza.

Tuttavia, il motivo principale per cui ho cercato di automatizzare quanto più possibile i miei flussi finanziari è per ridurre al minimo gli errori e per risparmiare del tempo che così ho potuto dedicare ad altre attività.

Quando parlo di automatizzare le finanze personali mi riferisco alla possibilità di rendere meccaniche tutta una serie di operazioni che si ripetono sempre uguali ogni mese.

Pertanto, vengono eseguite dal sistema senza il mio intervento diretto. 

Mi riferisco in particolare all’automazione delle seguenti attività:

  • Spese (ricorrenti e non-ricorrenti)
  • Risparmio
  • Investimenti

Una volta impostato, questo sistema esegue ogni mese al mio posto diverse operazioni routinarie, facendomi risparmiare tempo ed errori.

E’ un sistema che ho progettato ed affinato nel tempo ed è tarato sulle mie esigenze personali e su quelle della mia famiglia. 

Tuttavia, con gli opportuni accorgimenti può funzionare per tutti. Anche per te.

Considerato che l’ho già testato io per tanto tempo e ho potuto constatare che funziona, tu puoi replicarlo pari pari iniziando oggi stesso.

Ovviamente, necessiterai di qualche piccolo accorgimento per adattarlo alle tue esigenze specifiche che, sicuramente, saranno diverse dalle mie.

Vediamo di cosa si tratta e come funziona questo sistema per automatizzare le finanze personali.

Come opera il sistema di automazione

L’obiettivo del mio sistema è semplice e lineare.

Deve eseguire automaticamente tutte le seguenti operazioni:

  • Pagamento di tutte le spese ricorrenti della mia famiglia che si ripetono ogni mese (mutuo, bollette, abbonamenti, noleggio auto, ecc.).
  • Accantonamento dei fondi necessari per pagare le spese non ricorrenti, cioè quelle che si verificano solo poche volte nel corso dell’anno (assicurazioni, bolli e manutenzione auto, condominio, regali, ecc.).
  • Accantonamento della cifra da destinare ai miei obiettivi di risparmio (fondo emergenze, viaggi, acquisti programmati, ecc.).
  • Accantonamento delle somme destinate ai miei obiettivi di investimento (pensione, istruzione figli, ecc.)

Restano fuori dal sistema di automazione delle finanze personali solo le uscite che non possono essere gestite con addebiti diretti in conto o trasferimenti automatici. Mi riferisco in particolare alle spese quotidiane che fai al supermercato, per il carburante, per l’abbigliamento, ecc.

Tutte queste ultime spese puoi pagarle tranquillamente con il bancomat in modo che tutto sia tracciato e misurabile.

Cosa ti serve per mettere in piedi il sistema di automazione

Se anche tu vuoi automatizzare le tue finanze personali e non dover più eseguire ogni giorno operazioni manuali perdendo un sacco di tempo, ti occorre:

  • Un conto corrente principale che funga da centro di smistamento di tutte le risorse finanziarie. Cioè un conto in cui arrivano tutte le entrate e da cui partono tutte le uscite
  • Più sottoconti in cui accantonare i fondi per le spese non ricorrenti
  • Un conto deposito per i risparmi
  • Uno o più conti di investimento

Programmare il sistema

A questo punto non ti resta che programmare il sistema una volta per tutte, in modo che da quel momento in poi funzioni in autonomia senza il tuo intervento manuale.

Dovrai solo controllare ogni tanto, soprattutto all’inizio, che tutto fili liscio e di non aver dimenticato nulla e, nel caso, apportare i dovuti correttivi.

Gli step da eseguire sono i seguenti:

  1. Accentrare tutte le entrate sul conto principale
  2. Impostare l’addebito in conto per tutte le spese ricorrenti
  3. Trasferire i fondi per le spese non ricorrenti sui rispettivi sottoconti
  4. Trasferire le somme per il risparmio e gli investimenti sui rispettivi conti
  5. Utilizzare il bancomat collegato al conto principale per tutte le altre spese quotidiane

Vediamoli uno per uno.

1. Accentrare le entrate

Per alimentare costantemente il sistema, il primo step sarà quello di far confluire sul conto principale qualsiasi tipo di entrata.

Se sei un dipendente ti basta comunicare al tuo datore di lavoro l’IBAN del conto e farti accreditare mensilmente lo stipendio.

Se, invece, sei un libero professionista o un lavoratore autonomo più in generale, farai in modo che tutti i pagamenti finiscano sul tuo conto principale.

Vale la pena precisare che il sistema funziona in autonomia solo se le entrate sono superiori o almeno pari alla somma di tutte le uscite (addebiti diretti, spese con bancomat, accantonamenti per spese non ricorrenti, trasferimenti al conto risparmi e ai conti di investimento).

Se così non fosse devi necessariamente rivedere le tue uscite e, nel caso, predisporre un cuscinetto di liquidità iniziale affinché il sistema possa girare perfettamente.

Io come conto principale utilizzo quello base di Revolut che offre numerosi vantaggi a costo zero come bonifici istantanei, creazione del budget, categorizzazione delle spese e delle entrate.

Oltretutto, offre anche la possibilità di creare infiniti pocket (o sottoconti) da cui gestire in modo totalmente automatico gli accantonamenti per le singole spese non ricorrenti (assicurazioni, bollo auto, manutenzioni, spese condominiali, regali, ecc.) e i relativi pagamenti.

E nel caso puoi fare dei trasferimenti da un sottoconto ad un altro con un semplice click.

2. Impostare gli addebiti in conto per le spese ricorrenti

Il secondo step è quello di impostare per tutte le spese ricorrenti l’addebito diretto in conto.

Ti basterà comunicare al fornitore di voler pagare con questa specifica modalità di pagamento.

Mi riferisco in particolare alle spese che sostieni ogni mese come la rata del mutuo, l’affitto, le bollette, il noleggio dell’auto o le rate dei finanziamenti.

Impostando l’addebito diretto in conto non dovrai più ricordarti di pagarle ogni mese con bonifico o, addirittura, di doverti recare in posta per pagarle con il bollettino.

Tutto verrà automaticamente addebitato in conto alle date prestabilite senza nessun intervento da parte tua.

3. Accantonamenti per spese non ricorrenti

Sicuramente anche tu avrai delle spese che non sono ricorrenti, nel senso che non le sostieni puntualmente ogni mese come mutui, affitti, bollette, ma le paghi solo poche volte all’anno.

Ma il fatto di sostenere queste spese solo una o due volte all’anno non vuol dire che devi aspettare quel momento per trovare i fondi necessari a pagarle.

Questa è la maniera peggiore di gestire questo tipo di spese.

Quello che faccio io è prendere ogni spesa di questo tipo, calcolare quanto spendo ogni anno in media e dividere l’importo per 12. In questo modo capisco l’importo che devo accantonare mensilmente per ciascuna di esse in modo da avere i fondi necessari per pagarle quando arriverà il momento.

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Esempi di questo tipo di spese sono le assicurazioni che di solito paghi una volta l’anno, il bollo auto, la manutenzione dell’auto, le spese condominiali, ecc.

Procedi in questa maniera.

Crea un sottoconto per ognuna di queste spese e imposta una trasferimento automatico dal conto principale al sottoconto per l’importo mensile che mediamente sostieni per quella spesa (importo annuo / 12 come visto prima).

Di conseguenza, se per le assicurazioni paghi 1.200€ all’anno, imposta un trasferimento di 100€ al mese dal conto principale al sottoconto “Assicurazioni” e redi questo trasferimento ricorrente in modo che parta automaticamente ogni mese.

Stessa cosa farai per ogni altra spesa che sostieni solo poche volte all’anno.

Poi, imposta anche per queste spese l’addebito in conto automatico in modo da non dover intervenire manualmente ogni volta che devi pagarle. 

Se usi un conto Revolut puoi addebitarle in conto e addirittura collegarle allo specifico sottoconto (o pocket) dove man mano accantoni i relativi fondi. 

Così quando arriverà l’addebito verranno utilizzati esattamente i fondi di quel sottoconto e non quelli del conto principale. In questa maniera funziona davvero tutto in maniera totalmente automatica! 

Se, invece, non usi Revolut imposta comunque l’addebito automatico sul conto principale. Poi però dovrai avere l’accortezza di eseguire un trasferimento inverso, dal sottoconto relativo a quella spesa al conto principale, quando materialmente l’addebito si verificherà. Questo perchè i relativi fondi erano già stati accantonati mensilmente e quindi l’addebito non deve gravare due volte sul conto principale.

Considera tra i sottoconti anche la voce “Imprevisti” e accantona mensilmente un importo pari a circa il 3/5% del totale delle tue entrate annue.

Così se le tue entrate annue sono di 50.000€, imposta anche per il sottoconto “Imprevisti” un trasferimento mensile di circa 100/120€ al mese.

In questo modo se si verificheranno delle spese impreviste nel corso dell’anno (e si verificano sempre!) non graveranno sul tuo piano perchè sono spese di cui hai già tenuto conto accantonando man mano i fondi necessari.

Se sei fortunato e non hai sostenuto spese impreviste, a fine anno puoi prelevare una parte delle somme accantonate per gli imprevisti e utilizzarle come meglio credi. Ti consiglio, però, di lasciare almeno la metà della somma sul sottoconto degli imprevisti come forma di sicurezza.

4. Trasferimenti per Risparmio e Investimenti

Prima di tutto apri un conto deposito a zero spese (on-line ce ne sono una marea come Mediobanca Premier, Widiba, WeBank o anche Revolut stesso).

Fai in modo che non ci siano carte di credito o bancomat collegati a quel conto deposito, in modo che le somme non siano proprio a portata di mano.

Poi, come fatto per le spese non ricorrenti, programma anche i trasferimenti mensili dal conto corrente principale verso il conto deposito dove farai confluire le somme destinate ai risparmi per fondo emergenza, viaggi, acquisti programmati, ecc.

Allo stesso modo apri uno o più conti di investimento per i tuoi obiettivi di lungo termine (pensione, istruzione figli, ecc.) e imposta il trasferimento automatico mensile dal conto corrente principale su ognuno dei conti di investimento per le somme che hai deciso di investire.

In questo modo sia il conto dei risparmi sia quelli di investimento verranno entrambi alimentati senza che tu faccia assolutamente nulla.

Per rendere il tutto ancora più organizzato puoi impostare un Piano di Accumulo automatico sul conto (o sui conti) di investimento.

Ormai quasi tutte le piattaforme consentono l’acquisto automatico di quote di uno o più strumenti finanziari con metodologia PAC una o due volte al mese.

Per questo ti rimando direttamente al sito del tuo broker per capire come impostare l’investimento automatico in uno o più PAC.

E se non sai come investire in autonomia puoi trovare una guida qui.

5. Utilizza il bancomat agganciato al conto principale per tutte le altre spese

Per tutte le altre uscite che sostieni quotidianamente utilizza solo il bancomat agganciato al conto principale.

Mi riferisco a tutte le spese che fai direttamente presso esercenti (spesa al supermercato, abbigliamento, carburante, ecc.).

Utilizzando solo il bancomat legato al conto principale e non i contanti, avrai tutto tracciato in un unico posto e riuscirai più facilmente ad avere sotto controllo l’intero sistema.

Far lavorare bene il sistema

Per far lavorare bene il sistema senza intoppi e senza che si verifichino casi in cui i fondi sul conto principale non siano sufficienti a coprire gli addebiti pianificati, occorre utilizzare dei piccoli accorgimenti.

Prima di tutto, l’ho accennato prima, devi fare in modo che le uscite complessive mensili non siano superiori alle entrate.

Tuttavia, questo spesso non basta ad evitare che ci siano momenti in cui il conto non sia capiente per gli addebiti. Ciò è dovuto al normale sfasamento tra entrate e uscite.

Per questo motivo dovresti partire con un cuscinetto di liquidità sul conto principale tale da ridurre al minimo le probabilità che il conto sia incapiente.

In questo modo non rischierai che saltino i trasferimenti programmati oppure, cosa ben più fastidiosa, che non vengano addebitate spese come il mutuo, l’affitto o le bollette.

Di solito una cifra intorno ai 1.000€ come saldo di partenza (prima di tutte le entrate del primo mese) dovrebbe bastare. Ma devi essere tu a fare qualche calcolo per verificare se questa cifra sia sufficiente o meno.

In più, dovresti impostare le date dei trasferimenti sui conti di risparmio, di investimento e di accantonamento delle spese non ricorrenti, un paio di giorni dopo la data in cui di solito ti accreditano lo stipendio (se sei dipendente) o verso la fine del mese se sei un autonomo.

Ad esempio, se lo stipendio ti viene accreditato il 10 di ogni mese, imposta i trasferimenti almeno per il 13 del mese. Così eviterai che ritardi nell’accredito dello stipendio facciano saltare i trasferimenti ricorrenti che hai impostato e ti costringano poi ad agire manualmente. 

Conclusioni

Abbiamo visto che è possibile automatizzare le finanze personali attraverso un sistema che gira autonomamente.

Una volta impostato non avrai più bisogno di intervenire manualmente se non in pochissime occasioni per correggere qualche sfasamento che potrebbe verificarsi.

Ciò che ti occorre è un conto principale che funga da casella postale in cui confluiscono tutte le tue entrate e su cui dovrai addebitare tutte le tue spese ricorrenti (mutui, affitti, rate, bollette, ecc.).

Poi dovrai aprire dei sottoconti che fungano da cassetti in cui raccogli i fondi per le spese che sostieni solo una/due volte all’anno. Se utilizzi Revolut puoi aprire quanti sottoconti vuoi gratis e addebitare ogni spesa non ricorrente nel suo sottoconto specifico.

Apri un conto deposito su cui trasferirai il risparmio mensile per gli acquisti programmati e uno o più conti di investimento su cui mensilmente trasferirai le somme da investire.

Imposta tutti i trasferimenti automatici nelle date più consone (qualche giorno dopo l’accredito dello stipendio ad esempio) e rendili ricorrenti una volta al mese.

Utilizza il bancomat legato al conto principale per ogni spesa che paghi direttamente nei negozi o comunque direttamente agli esercenti (supermercato, carburante, ristoranti, ecc.).

Sembra un po’ complicato all’inizio ma ti assicuro che una volta impostato e fatto girare per un paio di mesi, il sistema necessiterà solo di controllo periodico e pochissimi correttivi manuali.

Recupererai tanto di quel tempo che potrai dedicare ad altre attività molto più interessanti e divertenti.

Fammi sapere come hai organizzato il sistema per automatizzare le tue finanze personali e magari potrei rubarti qualche consiglio 🙂

Spero che questo articolo ti sia piaciuto e ti aspetto al prossimo!

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