Due pesciolini nascono lo stesso giorno. Sono identici, almeno all’apparenza.
Ma vengono fatti crescere in condizioni diverse: uno in acqua calda, l’altro in acqua fredda.
Il primo cresce in fretta, è vivace, diventa grande prima. Il secondo impiega più tempo, è più lento, meno “impressionante” all’inizio.
Poi entrambi vengono riportati nella stessa vasca, con l’acqua alla stessa temperatura, e qui succede qualcosa di inaspettato.
Quello cresciuto lentamente vive più a lungo.
Nonostante i pesciolini alla nascita fossero uguali, il ritmo di crescita ha fatto la differenza nella durata della loro vita.
È quanto è stato scoperto a seguito di uno studio condotto dall’ Università di Glasgow.
In specie come lo spinarello, i pesci cresciuti in ambienti più freddi, quindi più lentamente, vivono significativamente più a lungo rispetto a quelli cresciuti in fretta.
Questo perché una crescita accelerata, spinta da un metabolismo più rapido, comporta anche un maggiore accumulo di danni cellulari nel tempo.
In natura, crescere troppo in fretta può accorciare la durata della vita.
Ma questa evidenza non si ferma solo ai pesci.
In Scozia, dove da tempo vengono osservati i cervi rossi in libertà, si è notato che gli esemplari maschi che crescono più rapidamente nei primi anni della loro vita tendono ad essere più grandi, più forti e più dominanti.
Ma questo vantaggio iniziale finisce per costare caro a questi esemplari.
La crescita accelerata porta a uno stress maggiore sull’organismo, a una maggiore esposizione a malattie e infortuni, e quindi a una minore aspettativa di vita.
In media, questi esemplari “precoci” muoiono prima.
Al contrario, i cervi che crescono più lentamente vivono più a lungo, si riproducono per più anni e trasmettono una maggiore quantità di geni alle generazioni successive.
Anche in questo caso, la lezione è evidente: in natura chi rispetta i normali tempi di crescita ha più probabilità di vivere più a lungo e più in salute.
Il giusto orizzonte temporale nell’investimento azionario
In finanza personale, e in particolare negli investimenti, molti risparmiatori sono come il pesciolino cresciuto velocemente.
Hanno fretta di vedere risultati. Vogliono guadagni immediati.
Controllano i loro investimenti ogni giorno, si preoccupano per ogni calo del mercato e sperano di “indovinare” il momento giusto per comprare o vendere.
Ma investire in azioni non è una gara sui 100 metri.
Investire in azioni è una maratona.
Se corri una maratona come fossero i 100 metri molto probabilmente dopo il primo chilometro ti ritroveresti in testa con grande distacco.
Ma non arriveresti nemmeno alla fine del secondo chilometro, perchè molleresti prima.

Investire nel mercato azionario è un processo.
E come ogni processo, funziona meglio quando si rispettano le regole.
Il mercato azionario, nel breve termine, può essere molto volatile. Può farti perdere denaro con elevata probabilità.
Ma a mano a mano che ci si sposta dal breve al lungo periodo tende a premiare la pazienza e a proteggere chi ha saputo restare investito anche nei momenti difficili.
Pazienza = Successo
Diversi studi hanno analizzato i rendimenti storici degli investimenti in azioni, in particolare con riferimento all’indice S&P 500 che fa riferimento al mercato USA.

Questo grafico mostra quante volte il mercato azionario (quello americano in questo caso) ha generato un rendimento positivo in base al periodo di detenzione delle azioni.
Se investi in azioni per un giorno stai praticamente lanciando una moneta. Hai metà delle probabilità di avere un rendimento positivo ma metà di averlo negativo.
Ma se investi per 10 anni, hai il 94% di probabilità di guadagnare.
E se riesci a restare investito per 20 anni o più, la probabilità di ottenere un rendimento positivo finora è stata del 100%.
Ciò non vuol dire che sarà sempre così.
Ma significa che esiste un orizzonte temporale ottimale per l’investimento azionario che è intorno ai 10 anni o più.
Ovviamente mi riferisco ad un investimento azionario nel mercato globale attraverso ETF indicizzati e a basso costo.
Il mercato azionario ha un ritmo naturale
Come un organismo vivente, anche il mercato azionario segue dei cicli.
Sale, scende, si adatta.
Ci sono crisi, guerre, inflazioni, bolle. Ma poi ci sono anche riprese, innovazioni, crescita economica.
Tutto questo accade sempre e comunque ma non si può prevedere con esattezza quando.
Ciò che sappiamo è che chi rimane investito nel lungo periodo ha sempre beneficiato della crescita dei mercati.
Tentare di fare market timing, cioè entrare e uscire dai mercati per anticiparne l’andamento e ottenere guadagni maggiori, è come forzare la crescita di un pesciolino messo nell’acqua troppo calda.
Potresti ottenere risultati rapidi, ma rischieresti di bruciare il capitale (e probabilmente anche la pazienza) prima di raccogliere i veri frutti.
Al contrario, essere consapevole del giusto orizzonte temporale dell’investimento azionario e abbinarlo ai tuoi obiettivi di lungo termine, ti permette di attraversare le tempeste senza panico.
Ti permette di restare tranquillo. Ti protegge.
La pazienza come strategia, non come rinuncia
Viviamo in un’epoca che premia la velocità.
Tutto è immediato: le notifiche, i risultati, le decisioni.
Il problema è che non abbiamo più la pazienza giusta per affrontare le questioni che riguardano le nostre finanze personali.
Abbiamo fretta di vedere i risultati subito.
Ma nel mondo della finanza personale, e soprattutto negli investimenti, la fretta è una pessima consigliera.
Chi vuole risultati rapidi finisce per cambiare continuamente strategia, rincorrere performance, farsi guidare dalle emozioni.
Il risultato è che nella stragrande maggioranza dei casi finisce per perdere denaro e voglia di investire.
Chi invece ha un piano chiaro, coerente con l’orizzonte temporale dei propri obiettivi, riesce a investire con serenità.
E soprattutto, riesce a guadagnare dai suoi investimenti e a raggiungere i suoi obiettivi.
Conclusione: il segreto è il tempo
I pesciolini e i cervi rossi ci hanno mostrato che il ritmo della crescita influisce sulla durata della vita e sulla possibilità di tramandare i propri geni.
Il mercato azionario ci dimostra che il giusto orizzonte temporale fa la differenza tra perdere e guadagnare. Tra raggiungere i propri obiettivi e restare con un pugno di mosche in mano.

Ecco perché, se vuoi investire in azioni in modo intelligente, la prima domanda da farti non è “Quanto posso guadagnare quest’anno?”
Ma piuttosto: “Di quanto tempo ha bisogno il mio denaro per farmi raggiungere i risultati che mi aspetto?”
Perché nel mondo degli investimenti, come in natura, non vince chi arriva primo. Vince chi dura più a lungo.
E il tempo, se usato bene, è l’alleato più potente che tu possa avere.
Scegli il giusto orizzonte temporale. E lascia che il tuo investimento cresca al suo ritmo naturale.
Io ti ringrazio per aver letto il mio articolo e ti aspetto al prossimo!
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