Il margine di sicurezza

Il margine di sicurezza

Immagina di camminare su un ponte sospeso nel vuoto. È largo esattamente quanto i tuoi piedi.

Ogni passo richiede la massima attenzione, perché non hai margine d’errore.

Se sbagli ad appoggiare il piede rischi di perdere l’equilibrio e cadere nel vuoto.

Ora immagina lo stesso ponte, ma largo il doppio: improvvisamente ti senti più sicuro, respiri meglio, e puoi avanzare con più fiducia.

Quel “doppio” spazio in più è il tuo margine di sicurezza.

È un concetto semplice, ma potentissimo.

Il margine di sicurezza serve a proteggerti da ciò che non conosci, dalle stime sbagliate, dagli eventi fuori dal tuo controllo.

Ed è qualcosa che la natura, prima ancora degli uomini, compresi gli investitori più brillanti del mondo, utilizzano ogni giorno con successo.

E anche noi piccoli risparmiatori dovremmo adottare questo sistema nella gestione delle nostre finanze personali.

Il margine di sicurezza in natura e nella vita quotidiana

La natura si è evoluta basandosi sui margini di sicurezza.

Hai mai pensato perché abbiamo due reni? In realtà uno sarebbe più che sufficiente per vivere.

Perché abbiamo due carotidi che fanno affluire sangue al cervello?

Perché abbiamo più globuli rossi del minimo necessario?

La risposta è semplice: ridondanza.

La natura non si affida al caso, ma costruisce sistemi resilienti, capaci cioè di reggere anche quando qualcosa va storto.

Si potrebbe supporre che dopo aver perso metà del cervello, la maggior parte degli individui sia completamente priva di funzionalità, ma ci si sbaglia.

Nei pazienti sottoposti a emisferectomia uno studio suggerisce che i cambiamenti cognitivi non siano significativi, benchè ci possano essere alterazioni delle capacità motorie.

Lo stesso principio del margine di sicurezza vale anche in altri ambiti della nostra vita:

  • Gli aerei hanno due motori invece di uno che sarebbe sufficiente per volare
  • I ponti vengono progettati per reggere molto più peso di quello che devono effettivamente sopportare normalmente
  • La portata di un ascensore è quasi il doppio di quella che trovi scritta sulla targhetta
  • Un buon alpinista non calcola il cibo e l’acqua “giusti”, ma porta con sé una scorta extra

Chi fa le cose senza margine di sicurezza, magari risparmia qualcosa nel breve termine… ma si espone a rischi enormi nel lungo periodo.

E spesso, quando le cose vanno male, senza margine di sicurezza non c’è tempo per rimediare.

Il margine di sicurezza in finanza personale

Anche in finanza personale, ambito che conosco e di cui parlo in questo blog, il margine di sicurezza è un principio salvavita.

Eppure è sorprendente vedere quante persone vivano costantemente al limite senza nessuna rete di salvataggio.

In quasi tutti i report sulle abitudini finanziarie della popolazione italiana emerge che la maggioranza delle famiglie non ha risparmi sufficienti ad affrontare una spesa imprevista di 1.000 euro.

Moltissimi risparmiatori investono tutto il loro capitale in strumenti altamente volatili (come le azioni) salvo poi dover disinvestire (magari quando il mercato è in una fase di calo) perchè non hanno il denaro sufficiente a far fronte alle esigenze più disparate.

Altri ancora acquistano qualsiasi asset finanziario senza accertarsi che il prezzo che stanno pagando non sia troppo alto, per garantirgli un ritorno adeguato in futuro.

Ma vediamo come possiamo applicare il concetto di margine di sicurezza anche nella nostra vita finanziaria.

1. Fondo di emergenza: la rete sotto il trapezio

Un fondo di emergenza è la prima forma concreta di margine di sicurezza: dai 3 ai 12 mesi di spese accantonati in un conto liquido, facile da raggiungere.

Serve per affrontare eventi come:

  • La perdita del lavoro
  • Una malattia
  • Una spesa imprevista

Chi ha un fondo di emergenza è sicuro, prima di tutto, di avere la liquidità necessaria per affrontare situazioni impreviste o vere e proprie emergenze senza indebitarsi.

In secondo luogo non è costretto a vendere investimenti in perdita quando ha necessità di denaro.

E in ultimo, anche se non meno importante, evita di entrare nel panico.

2. Risparmio

Evitare di spendere ogni centesimo di tutto ciò che guadagni e destinare una parte stabile al risparmio ti consente di avere una certa flessibilità nell’affrontare le spese.

Quando sei abituato a risparmiare, un’aumento delle spese dovuto a inflazione o a situazioni familiari e personali che cambiano, ti consente di adattarti anche senza intaccare il fondo emergenze, comprimendo momentaneamente la quota di risparmio.

Se guadagni 2.500€ ma ti abitui a vivere con 2.000€ quei 500€ sono il tuo margine di sicurezza mensile.

3. Stima prudente delle entrate future

Non basare le tue decisioni finanziarie su entrate non sicure o variabili (bonus, straordinari, eredità future…).

Lasciare fuori questo tipo di entrate ti aiuta a non sovrastimare la tua capacità di spesa o di investimento e quindi a non andare in difficoltà qualora le entrate reali dovessero essere più basse del previsto.

Ad esempio, se sei un libero professionista con un reddito variabile e guadagni in media 2.800€ al mese pianifica le tue spese come se le entrate fossero 2.400€.

4. Pianificare spese straordinarie in anticipo

Ci sono spese che non sostieni mensilmente ma solo una/due volte all’anno o addirittura una volta ogni due/tre anni.

Non aspettare che una spesa si verifichi materialmente per reperire il denaro per pagarla. Se sai di dover pagare quella spesa una volta all’anno e sai che spendi 1.000€, metti da parte ogni mese 85€ (1.000/12).

Spese di questo tipo sono le assicurazioni, le tasse, il bollo, le manutenzioni dell’auto, ecc.

5. Evita di sovraindebitarti

Non chiedere prestiti che ti impegnino oltre una certa percentuale del tuo reddito.

Di solito le rate da pagare per rimborsare i debiti non dovrebbero mai superare il 30% delle tue entrate.

Restare sotto questa soglia protegge la tua capacità di far fronte a tutte le spese anche in caso di difficoltà o aumento dei tassi di interesse.

6. Non investire tutti i tuoi risparmi

Anche se i rendimenti degli investimenti possono essere superiori a quelli di un conto corrente, è un errore mettere tutto “a rischio” investendo tutto ciò che risparmi.

Una parte del capitale dovrebbe restare sempre disponibile, fuori dalla volatilità dei mercati, perché non tutto può andare secondo i piani.

7. Il prezzo giusto: comprare con un margine di sicurezza

Warren Buffett, uno degli investitori più conosciuti al mondo, ha fatto del margine di sicurezza una vera filosofia di investimento.

È stato influenzato dal suo maestro Benjamin Graham, autore del libro “The Intelligent Investor”, in cui scriveva: “Il margine di sicurezza è il principio centrale dell’investimento”.

In pratica? Vuol dire comprare un’azione (o un qualsiasi asset) a un prezzo molto inferiore al suo valore reale.

Come se stessi acquistando un’auto a 7.000€ sapendo che il suo valore reale è 10.000€. Così, anche se ti fossi sbagliato leggermente nella valutazione, avresti comunque un margine che ti protegge.

Tuttavia, per il piccolo risparmiatore come me e te, sconsiglio di acquistare azioni singole cercando di selezionare quelle a buon mercato.

Perché richiede delle conoscenze che il risparmiatore medio non ha e rischia di fare più danni che altro.

Allora meglio investire attraverso un piano d’accumulo in ETF azionari globali e ben diversificati, a patto di avere una pianificazione finanziaria solida alla base, e magari incrementare un po’ gli acquisti quando il mercato scende di molto.

margine di sicurezza

Vivere con un margine di sicurezza

In fondo, il margine di sicurezza è una forma di umiltà.

Essere coscienti di non sapere vuol dire riconoscere che possiamo sbagliarci. Che il futuro non è sempre prevedibile. Che non controlliamo tutto.

E quindi, non dobbiamo cercare di prevedere l’imprevedibile così come non dobbiamo ignorare l’incertezza e affidarci al caso.

Dobbiamo semplicemente accettare che esiste l’incertezza e prepararci ad affrontarla. Essere pronti qualunque cosa accada.

Chi ha un margine di sicurezza tende a:

  • Avere meno stress
  • Dormire meglio
  • Prendere decisioni più lucide

Chi invece vive al limite, è sempre in bilico.

Basta una folata di vento, un imprevisto, un errore, un cambiamento improvviso, per farlo cadere.

Conclusione

Costruire margini di sicurezza nella propria vita non è un segno di debolezza, ma di intelligenza.

È ciò che fa la differenza tra chi riesce a resistere agli imprevisti e uscirne più forte e chi, invece, ne viene travolto.

In natura, nella vita quotidiana, negli investimenti… vince chi è preparato.

E prepararsi significa non camminare sul filo ma cercare di allargare il ponte.

Ecco perché il margine di sicurezza non è solo una strategia finanziaria.

È uno stile di vita.

Spero che questo articolo ti sia stato di aiuto e ti aspetto al prossimo!

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