C’è una verità scomoda in finanza personale che pochi sembrano conoscere: la vera ricchezza è invisibile.
Si, hai letto bene. La ricchezza, quella vera, non si vede.
La ricchezza non è la Porsche parcheggiata sotto casa.
Non è il Rolex al polso, né l’attico superlusso nè la vacanza da sogno su Instagram.
La ricchezza è tutto quello a cui hai saputo rinunciare consapevolmente, perché avevi un obiettivo più importante: costruire sicurezza, libertà, futuro.
Sembra ricco, ma forse non lo è
Quante volte ti è capitato di incrociare qualcuno con un SUV da 100.000 euro e subito una parte del tuo cervello ha pensato: “Wow, questo tizio sì che ha fatto strada”.
Ma se rifletti bene la realtà è molto più semplice (e più cruda): quella persona oggi ha 100.000 euro in meno sul conto, o 100.000 euro in più di debiti.
Tutto lì.
Non sai assolutamente se è ricco.
Non sai se ha risparmiato e investito saggiamente.
L’unica cosa che quel SUV da 100.000 euro ti comunica è che il suo proprietario ha speso 100.000 euro.
Viviamo in una società dove il possesso è ostentazione, e l’apparenza spesso inganna.
Ma quando si parla di benessere finanziario, quello che conta non è ciò che mostri, ma ciò che non si vede.
Il tuo patrimonio, i tuoi investimenti, il tuo fondo emergenze. Il denaro non speso in poche parole.
Le aziende “fighe” e i conti che non tornano
Hai mai visitato un’azienda con uffici da rivista, open-space scintillanti, sedie ergonomiche da 1.200 euro l’una e oggetti di lusso come se piovesse?
Impressionante, certo. Ma sai cosa ti dicono davvero tutte quelle cose?
Ti dicono solo che in quell’azienda hanno speso dei soldi.
Punto.
Non ti dicono se stanno facendo utili.
Se crescono, se investono nel personale o se reggeranno il prossimo trimestre.
Tutte quelle cose ti dicono solo che hanno bruciato cassa.
Poi può essere che quella sia un’azienda florida e sana. Ma questa verità certamente non puoi cercarla in ciò che ostenta.
Dovresti cercarla in ciò che è nascosto alla vista e che puoi conoscere solo leggendo i suoi bilanci e misurando quello che è il suo patrimonio netto, il cash che ha in banca, gli investimenti, i debiti che non ha.
Perchè la ricchezza è invisibile. La ricchezza vera non si può ostentare.
E in un mondo dove ogni euro può fare la differenza, la frugalità è una strategia per la ricchezza, anche in azienda.
Frugalità non è tirchieria. È libertà
C’è una differenza enorme tra il vivere in ristrettezza e il vivere con misura.
La frugalità che intendo io non ha nulla a che vedere con la tirchieria e con il privarsi della felicità.
Significa, invece, scegliere con lucidità dove spendere i propri soldi.
Vuol dire saper spendere consapevolmente per le cose che ci fanno stare bene e tagliare tutto ciò che invece non sposta di nulla il nostro benessere e la nostra qualità di vita.
Essere frugali significa sapere che ogni euro non speso inutilmente è un mattoncino in più verso un futuro più stabile, più sereno, più tuo.
In Italia, secondo Banca d’Italia, il 40% delle famiglie non riesce a coprire tre mesi di spese essenziali con i propri risparmi.
Eppure, le stesse famiglie hanno smartphone di ultima generazione, elettrodomestici smart, alcune anche auto di grossa cilindrata, abbonamenti inutilizzati e spese mensili che scivolano via senza un vero controllo.
Ti sembra ricchezza quella che ostentano o piuttosto sembra un modello di spesa senza controllo?
La ricchezza è invisibile e, soprattutto, non si costruisce con grandi colpi di fortuna.
Si costruisce giorno dopo giorno con piccole sane abitudini ripetute nel tempo, come la gestione consapevole delle spese, il risparmio e l’investimento.
La prossima volta che stai per fare una spesa importante, fermati un secondo.
Respira.
E chiediti:
“Sto migliorando la mia vita o sto solo comprando un’illusione di benessere?”
Se hai un progetto di vita, un figlio da crescere, un futuro da proteggere, magari la risposta è già lì, silenziosa, sotto la superficie.
Perché il denaro che non spendi inutilmente oggi è libertà che acquisti domani.
Io ti ringrazio per aver letto il mio articolo e ti aspetto al prossimo!
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